Scrivo in maniera del tutto superficiale senza andare a fondo e nello specifico perchè mi manca il tempo e l’attenzione. Le scene che ricordo con più enfasi del film sono quella in cui lui(John Nash) chiede a lei(Alicia) di immaginare qualcosa e le fa vedere raffigurare con le stelle. Quello che riesce a provocare la nostra immaginazione data dall’acuta intelligenza e dalla fantasiosa creatività, la realtà è una, anche se alle volte si fugge da questa, ma è anche vero che è da questa che parte l’immaginazione e l’idea che ciò che reale viene visto a seconda di chi lo vede e da come lo vede in maniera diversa.
La scena degna della mia attenzione che mi porta a fare mille riflessioni è quella in cui lui le regala una pietra di svarovsky per dimostrarle la teoria dei colori e delle sfaccettature, a ogni angolazione si riesce a vedere un colore diverso a seconda della luce posta su di essa,come lo spettro della personalità umana: ognuno di una persona riesce a vedere qualcosa che di sicuro è in sè, quindi ognuno è parte dell’altro e riesce a vedere ciò che l’altro non vede. Inoltre la semplice teoria che è straordinario non fermarsi alle apparenze giudicando in maniera banale, solo così si riesce a costruire qualcosa di solido e duraturo sempre che se ne senta il bisogno e il caso sia propizio.
Un’altra scena che mi fa ulteriormente riflettere è quella in cui lui nonostante sia una mente geniale,forse proprio per questo non si perde in banali teorie per ricercare una originale teoria, sia con la matematica che con la vita, ponendosi in maniera spaventosamente ingenua davanti all’approccio con l’altro sesso. Incoraggiato da un istinto di cui sa di essere costituito e dalla semplicità di cui un uomo a volte dimentica di essere realistico, prova a corteggiare una ragazza e solo nel momento in cui la sintonia è perfetta la sua schiettezza non è vista malevolmente anzi,è il lato della bellezza della sua mente,oltre che essere intelligente è anche sincero e diretto, il che è raro in una persona.
Per non dimenticare il modo in cui elabora l’altra realtà, quella non vera, frutto della sua mente, con particolari come quello di riuscire a decifrare e decriptare codici e parole ritagliate da giornali, facendo un lavoro incessante senza lasciar spazio al caso.
Il film per la sua accuratezza dei particolari e per la straordinaria bravura degli attori nonchè per la storia reale ma molto spesso fantasticata mi ha fatto commuovere nella scena in cui lei disperata rompe lo specchio perchè nn riesce più a capirlo.
Un grazie alla persona che mi ha consigliato di vedere questo film con cui tra l’altro il caso ha anche voluto accomunarci nelle colonne sonore del film degli evanescence,gruppo che piace a entrambi. Grazie G.